Descrizione:
- liane perenni caducifoglie; fusti rampicanti, lunghi 3-10 m
- foglie con ocrea (guaina tubolare che avvolge il fusto al di sopra del punto di inserzione del picciolo) e alterne; lamina ovata o leggermente ellittica, lunga 3-15 cm, intera o irregolarmente crenata; picciolo di 1-7 cm, con alla base una fossetta nettarifera sul lato esterno
- fiori riuniti in infiorescenze a panicolo, lunghe sino a 15 cm ascellari e terminali; tepali 5, bianchi o rosati, i 3 esterni alati e accrescenti nel frutto
- frutto formato da un achenio marrone scuro e lucido
Riconoscimento:
- due specie esotiche naturalizzate:
- F. baldschuanica (Regel) Holub: rizoma assente, fusto con fascetti ascellari di foglie, foglie con apice acuto, fioritura tardo estiva
- F. multiflora (Thunb.) Haraldson: rizoma presente, fusto senza fascetti ascellari di foglie, foglie con apice acuminato, fioritura autunnale
- dal poligono del Giappone (Reynoutria japonica) si riconoscono per i fusti esili e rampicanti/striscianti (relativamente robusti ed eretti in R. japonica)
- le specie autoctone del genere Fallopia si riconoscono per essere piante lianose annuali, i cui fusti raggiungono soltanto qualche metro e per le infiorescenze ascellari poco appariscenti
- dalle specie della famiglia delle Convolvulaceae (soprattutto del genere Calystegia) si riconoscono per la presenza dell’ocrea
Impatti:
- biodiversità: formano dense coperture monospecifiche che impediscono la crescita di tutte le altre piante
- ecosistemi: coprono completamente il suolo, alterandone i processi biogeochimici
- paesaggio: costituiscono coperture “innaturali”, anche su manufatti e soprattutto su alberi
Usi e benefici:
- ornamentale: eccellenti tappezzanti (elevata velocità di crescita)
- commercio: sono piante comunemente vendute
- giardini: coltivate come ornamentali tappezzanti
- vegetativa, tramite soprattutto propaggini (fusti radicanti)
- semi: forse non importante (probabilmente tutte le attuali popolazioni derivano dalla riproduzione vegetativa di poche piante introdotte)
Prevenzione alla dispersione:
- evitare assolutamente di piantare queste specie: sono esuberanti e la loro crescita richiede ricorrenti e impegnativi interventi per il contenimento
- il materiale vegetale tagliato deve essere immediatamente distrutto, se non conferito immediatamente ad un sito di compostaggio professionale
Metodi di contrasto alla specie:
non sono disponibili indicazioni dettagliate; il rimedio più sicuro è evitare di piantarle e intervenire immediatamente per una loro eliminazione dai luoghi di proprietà pubblica
- Fisici:
- lo sfalcio è poco efficace, senza la rimozione dell’apparato radicale
- indicativamente ogni 2-3 settimane per tutta la stagione vegetativa, al fine di esaurire le riserve nell’apparato radicale
- lo sfalcio appare necessario per contrastare l’accrescimento in altezza e applicare quindi il diserbo
- Chimici:
- trattamento fogliare con glifosato sulla ricrescita dopo lo sfalcio (alla fine della stagione vegetativa, indicativamente VIII-IX)
- Gestionali:
- a piantumazione di alberi e arbusti con chioma densa può aiutare il controllo, ma soltanto abbinata ai precedenti metodi