A maggio 2012 mi sono imbattuto in una popolazione di Fragaria vesca (M. Barro, comune di Galbiate, LC; 9.22-45.44) a margine di un sentiero in un bosco di neoformazione. Un paio di piante hanno attirato la mia attenzione per la strana forma del “frutto” (si tratta in realtà di un falso-frutto) e la posizione del calice. Inoltre, le foglie ricordavano quelle di F. viridis, che cresce nella stessa località ma nei prati magri. Ho quindi raccolto le piante per poterle coltivare ed esaminarle con calma.
Nel 2013 ho potuto quindi osservare tutti i caratteri di queste strane piante e sono giunto alla conclusione che corrispondono pienamente all’ibrido tra le due sopra citate specie (si veda anche Staudt et al. 2003, Botanische Jahrbücher, 125: 53-72). Il nome dell’ibrido è F. x biflora.
Molti sono i caratteri intermedi tra F. vesca e F. viridis. In particolare:
- gli stoloni sono di tipo simpodiale (come in F. vesca), ma talvolta si osservano due nodi non occupati da foglie squamiformi (cioè con una ramificazione tendente al tipo monopodiale come in F. viridis);

- in genere, il segmento centrale delle foglie presenta un dente apicale più corto di quelli quelli immediatamente adiacenti, che sono pure leggermente incurvati verso di esso (come in F. viridis), ma nel fresco il colore della lamina è verde brillante (come in F. vesca);
F. vesca
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F. x biflora
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F. viridis
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- il calice ha una posizione intermedia tra quella applicato-eretta al frutto (F. viridis) e quella orizzontale-deflessa (F. vesca).
F. vesca
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F. x biflora
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F. viridis
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Il diametro dei fiori (media = 15.5 mm, 95% dell’errore standard = 0.8 mm) è invece simile a quello di F. vesca.

F. x biflora in fiore.
Foglie che sottendono l’infiorescenza in F. x biflora.