lunedì 26 maggio 2014

Knautia transalpina


Knautia transalpina è un taxon poco conosciuto, per la non chiara delimitazione rispetto ad altre specie del gruppo di K. arvensis. In realtà K. transalpina è una specie molto comune in Insubria.


K. transalpina si rinviene frequentemente soprattutto nella fascia collinare a fronte di un’ampia distribuzione altitudinale. Vegeta soprattutto nei prati da sfalcio su suoli ben drenati (arrenatereti asciutti): si tratta in genere di prati a elevata diversità floristica, che costituiscono un ambiente in forte regressione. Nei prati magri è di solito sostituita da altre specie (sul Monte Barro, Lecco, è in particolare rimpiazzata da K. velutina); si presentano tuttavia eccezioni (nei prati magri sui massicci del Monte Campo dei Fiori e della Martica, Varese, si trova unicamente K. transalpina).

arrenatereto
Arrenatereto asciutto, comunità che ospita K. transalpina (Brinzio, VA; 8.47-45.53)


Innanzitutto devono essere esaminati esemplari appartenenti al gruppo di K. arvensis durante la prima fase di fioritura (indicativamente tra maggio e giugno), e comunque solo piante che non sono state oggetto di sfalcio. In genere, le piante in questi stadi presentano foglie composte, sebbene possa raramente capitare di riscontrare piante con foglie intere all’interno della stessa popolazione (attenzione: in fioriture successive o in piante sfalciate si possono riscontrare fusti con foglie intere anche in esemplari che inizialmente presentavano foglie composte).

Come detto, la distinzione di K. transalpina da specie affini è un po’ problematica, ma in questo ci sono di aiuto le descrizioni di alcuni botanici. Tra questi, si può citare Briquet J. (1902. Ann. Conserv. et Jard. bot. 6.), che per primo ha formalizzato questo binomio scientifico. Scrive infatti Briquet (NB: K. collina = K. purpurea):
Les affinités sont bien plus étroites avec les K. arvensis et colline, si étroites qu`il n’est pas toujours aisé d’indiquer clairement leurs différences. Le K. transalpina diffère du K. arvensis par les feuilles minces et mollement pubescentes, par ses pédoncules grêles, ses bractées involucrales plus petites et plus étroites, ses capitules réduits, ses fruits notablement plus petits et son rhizome dur et persistant. Il s’écarte du K. colline, sous les formes décrites dans ce travail, par sa tige non scapiforme, par l’indument mon des feuilles très différent de celui des variétés β et δ du K. colline, par la forme des bractées involucrales et par les capitules moins convexes à fleurs plus lâches, d’un rose moins vif. Il y a là un ensemble complexe de caractères qui empêchent de réunir ou de confondre le K. transalpina avec les K. arvensis et colline, du moins dans l’état actuel de nos connaissances.”
Un altro autore, Kunz H. (1939. Berichte der Schweizerischen Botanischen Gesellschaft 49), riporta altre importanti notazioni:
Die Blüten der K. transalpina sind stets purpurrot statt meistens blau-lila wie bei K. arvensis, die Köpfchen klein oder mittelgroß, die Hüllblätter zumeist schmallanzettlich statt eiförmig-lanzettlich und die Früchtchen durchschnittlich um 1 mm kleiner, d. h. + 4 mm statt ± 5 mm lang. Überdies sind die Pflanzen öfters etwas schlanker und — auch die ssp. eu-transalpina — weniger steif behaart als K. arvensis.”
Non è quindi possibile individuare caratteri che da soli possano distinguere le diverse specie, ma piuttosto è necessario valutare l’insieme dei caratteri.
K. purpurea, con la quale condivide il colore rosa porpora dei fiori (in K. transalpina comunque meno intenso e talvolta con una sfumatura lilla), si distingue per i fusti fioriferi con poche foglie, spesso ridotte (numerose e ben sviluppate in K. transalpina, soprattutto verso la base dei fusti), i capolini con diametro in genere < 2.5 cm (solitamente più grandi in K. transalpina) e spesso decisamente emisferici (più o meno appiattiti in K. transalpina), le brattee dell’involucro decisamente più corte dei fiori esterni (di poco inferiori in K. transalpina).
Apparentemente più complessa appare la distinzione da K. arvensis s.s., con la quale K. transalpina viene comunemente confusa. Il carattere più immediato è il colore dei fiori, che in K. transalpina è rosa porpora (in alcuni esemplari di una popolazione può comparire una leggera sfumatura lilla, ma sempre comunque su una tonalità di rosa dominante), mentre in K. arvensis è lilla-viola (quindi è presente una tonalità di blu che tende a prevalere su quella rossa, in antitesi ai fiori di K. transalpina che in genere mancano della componente blu; per un raffronto con il colore dei fiori di K. arvensis s.s. si rimanda alla enorme raccolta di immagini provenienti dal centro-nord Europa e disponili sul web). Inoltre, K. arvensis presenta brattee esterne dell’involucro decisamente ovali (ovale-lanceolate, quindi più strette, in K. transalpina). La presenza di stoloni è spesso indicata (Eggenberg & Möhl, 2007. Flora Vegetativa. Haupt Verlag) come ulteriore elemento distintivo di K. arvensis da K. transalpina (in effetti negli esemplari di K. transalpina mancano veri e propri stoloni; cf. la figura riportata in Pignatti, 1982. Flora d’Italia. Edagricole).

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K. transalpina con fiori sfumati di lilla (M. Campo dei Fiori, VA; 8.46-45.52)

Per quanto riguarda altri caratteri, come ad esempio la forma delle foglie caulinari (v. Aeschimann & Burdet, 1994. Flore de la Suisse. Editions du Griffon), mi paiono meno solidi, in quanto le dimensioni dei segmenti fogliari sono molto variabili in K. transalpina.
Infine, la distinzione da K. velutina, a dispetto di una superficiale somiglianza di alcune popolazioni di K. transalpina, è piuttosto facile allo stato vegetativo. K. velutina presenta foglie ricoperte da fitti peli corti (foglie pubescenti, vellutate al tatto), mentre in K. transalpina le foglie sono ricoperte da peli relativamente più radi e lunghi (foglie un po’ ispide al tatto).

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Particolare dell'indumento fogliare in K. transalpina (a sinistra) e in K. velutina (a destra); barra rossa = 1 mm

Da questo quadro, emerge quindi che la maggior parte delle piante che solitamente vengono indicate come K. arvensis s.s. in realtà sono K. transalpina! Qualche dubbio comunque rimane sul rango tassonomico da attribuire a quest’ultima: forse sarebbe meglio considerarla sottospecie di K. arvensis s.s.?

 
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K. transalpina con fiori del tipico colore rosa (Brinzio, VA; 8.47-45.53)


[pagina modificata in data 17/04/2016: entro fine anno, sarà pubblicata una nuova pagina con altre  informazioni, riguardanti anche la presenza inedita di K. purpurea in Lombardia]