domenica 2 aprile 2017

Carex fritschii


Ecco una specie poco conosciuta, perché relativamente poco diffusa e inoltre sempre in modo poco abbondante: Carex fritschii.


Questa specie è un po’ anonima, in quanto molto simile ad altre specie del genere Carex che sono più frequenti e che condividono il medesimo ambiente di crescita. Tra queste specie, troviamo la comunissima C. pilulifera, di cui C. fritschii sembra essere una forma vigorosa.


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L’aspetto vigoroso dei cespi di C. fritschii, che con il tempo tendonoa “svuotarsi” nel centro (Somma L., VA; 8.70-45.65; maggio 2013).


Le principali caratteristiche di C. fritschii che la distinguano dalle affini congeneri sono:
  • le dimensioni ragguardevoli dei cespi, che superano in genere i 30 cm di altezza (steli fioriferi esclusi); il cespo tende inoltre ad allargarsi e a “svuotarsi” nel centro;
  • nell’infiorescenza femminile posta più in basso, l’assenza del lembo fogliare della corrispondente brattea o se questo è presente, risulta molto ridotto e all’incirca della stessa lunghezza dell’infiorescenza femminile;
  • le vecchie guaine fogliari basilari sono di colore bruno più o meno giallastro e formano un manicotto fibroso.

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Nell’infiorescenza femminile posta più in basso, il lembo fogliare della corrispondente brattea può essere assente (a sinistra: Somma L., VA; 8.70-45.65; maggio 2013) oppure presente, ma in questo caso è all’incirca della stessa lunghezza dell’infiorescenza femminile (a destra: Valganna, VA; 8.84-45.90; maggio 2016).

C. fritschii cresce esclusivamente su terreni asciutti e acidi, in boschi aperti di tipo termo-acidofilo (Quercion robori-petraeae) o al margine di essi, spesso dove si rinvengono specie di brughiera.

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A sinistra: le vecchie guaine basilari formano un manicotto fibroso (Valganna, VA; 8.84-45.90; maggio 2016). A destra: l’ambiente di crescita è costituito spesso da boscaglie termo-acidofile (Valganna, VA; 8.84-45.90; maggio 2016).

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I tipici otricelli pubescenti di C. fritschii.