domenica 22 dicembre 2019

Broussonetia papyrifera

Descrizione di Broussonetia papyrifera (L.) Vent., comunemente chiamato Gelso da carta, neofita invasiva inserita in Lombardia tra le infestanti forestali (RR 5/2007) e tra le specie della Lista Nera (LR 10/2008, DGR XI/2658).

Descrizione:
  • albero caducifoglio, alto sino a 20 m, ma in genere non superante i 10 m; corteccia di colore grigio, liscia o leggermente solcata; giovani rami pubescenti; estremamente pollonifero
  • foglie alterne, lamina da ovata a ellittico-ovata, intera o con 3-5 lobi spesso irregolari (soprattutto nei turioni e nei giovani esemplari), margine grossolanamente seghettato
  • fiori ♀ e ♂ su piante distinte, privi di evidente corolla; infiorescenze ♀ a capolino globoso, quelle ♂ ad amento lungo 3-8 cm, pendulo
  • frutto rosso-aranciato, globoso, di 1.5-3 cm di diametro, pubescente e con sparse setole rigide
Broussonetia papyrifera

Riconoscimento:
  • superficialmente simile al Gelso comune (Morus alba), che però presenta rami glabri e lamine fogliari glabre (ma pubescenti sulle nervature)
Impatti:
  • biodiversità: forma comunità monospecifiche che alterano soprattutto la tipica composizione di boschi e arbusteti 
  • paesaggio: modifica la fisionomia del paesaggio naturale
  • manufatti: le radici penetrano nei manufatti e li danneggiano

Usi e benefici:
  • produzione biomassa: elevata velocità di accrescimento
  • ornamentale: impiegata raramente (scarso valore)

Fonti di dispersione:
  • volontariamente coltivato in parchi, giardini, alberature, ecc.
  • volontariamente introdotto in impianti forestali (nel passato)
  Vettori di dispersione:
  • vegetativa: la riproduzione tramite polloni costituisce il principale meccanismo dell’incremento intrapopolazione
  • animali: frutti appetiti dall'avifauna; fruttifica però raramente, in quanto di solito le popolazioni sono costituite da piante di un solo sesso

  Prevenzione alla dispersione:
  • applicare rigorosamente la normativa regionale sugli ambienti naturali (LR 10/2008, RR 5/2007)
  • evitare assolutamente la piantumazione di questa specie, anche al solo scopo ornamentale  
Metodi di contrasto alla specie:
l’applicazione integrata dei metodi appare maggiormente efficace rispetto ai singoli
  • Fisici:
    • almeno due tagli l’anno durante la stagione vegetativa (il primo a IV), ripetuti per molti anni (poco efficace se non abbinata ad altri metodi, in quanto stimola l’emissione di polloni)
    •  rimozione manuale delle plantule e giovani esemplari (le radici rimaste nel terreno potrebbe però rivegetare)
  • Chimici:
    • applicazione sulla corteccia alla base del tronco di triclopir, miscelato ad olio minerale (evitare periodo invernale)
    • diserbo mirato con triclopir su ceppaie tagliate di fresco (localizzato al solo cambio: evitare periodo III-IV)
  • Gestionali:
    • per contrastare la rivegetazione dai polloni, occorre garantire una rapida copertura seminando erbacee e mettendo a dimora arbusti e alberi con densa copertura delle chiome