giovedì 3 luglio 2014

Viola × bavarica


Durante alcuni sopralluoghi nei dintorni dei laghi briantei, per la precisione presso il lago di Pusiano e quello di Annone, mi sono imbattuto in numerosi esemplari di Viola × bavarica Schrank, ibrido tra le due comuni specie V. reichenbachiana e V. riviniana.

Viola reichenbachiana Viola bavarica Viola riviniana
Fiori primaverili; da sinistra: V. reichenbachiana, Viola × bavarica e V. riviniana.

A primavera è relativamente facile riconoscere l’ibrido dai due progenitori in piena fioritura e quindi non mi dilungherò ulteriormente. Una domanda mi è però sorta: come fare a riconoscere l’ibrido in assenza della corolla? Alla domanda, di non immediata e facile risposta, ho cercato di dare risposta iniziando la coltivazione di queste viole: se vuoi conoscere veramente una specie, è quello che mi continuo a ripetere da anni, coltivala!
Durante per l’appunto la coltivazione, mi sono accorto che la produzione di capsule dai fiori cleistogami, abbondantemente prodotti da queste viole in estate, risulta anomala nell’ibrido. V. reichenbachiana e V. riviniana producono infatti numerose capsule con abbondonanti semi.

Viola reichenbachiana Viola bavarica Viola riviniana
Piante in coltivazione che mostrano fiori estivi (cleistogami) e capsule (se presenti); da sinistra: V. reichenbachiana, Viola × bavarica e V. riviniana.

Invece nell’ibrido non si sviluppa una capsula dall’ovario o se questo succede (con una stima grossolana ho valutato una frequenza pari a circa 1-2% volte) la capsula è malformata e pressoché priva di semi. In assenza di impollinazione incrociata, come si verifica nei fiori cleistogami, l’ibrido appare sterile.  

viola riviniana_reichenbachiana_capsula Viola bavarica
A sinistra, capsule prodotte dai fiori cleistogami (estivi), partendo da sinistra: V. reichenbachiana, Viola × bavarica V. riviniana. A destra, capsula aperta di Viola × bavarica, che mostra un unico seme e numerosi ovuli non sviluppati.

Le foglie dell’ibrido sono, come era lecito aspettarsi, intermedie nella forma. Se in V. riviniana le foglie estive prodotte a circa metà dei fusti sono praticamente tanto lunghe quanto larghe (rapporto lunghezza/larghezza 0.9-1.1 volte) e in V. reichenbachiana nettamente più lunghe che larghe (1.3-1.5), in V. x bavarica le foglie sono in effetti più lunghe che larghe, ma non così nettamente (1.1-1.3).

Viola reichenbachiana Viola bavarica Viola riviniana
Foglie estive raccolte nella parte media dei fusti; da sinistra: V. reichenbachiana, Viola × bavarica V. riviniana.

Interessante è pure la dimensione stomatica, che dipende dal numero cromosomico che una specie possiede (Moore, 1982. Flora Europaea, check-list and chromosome index; Mráz, 2006. Biologia 61). V. reichenbachiana (2n=20) presenta stomi decisamente più piccoli (valore mediano della lunghezza = 26 micron) di V. riviniana (2n=40; lunghezza = 30 micron), mentre V. x bavarica (2n=30) possiede stomi di dimensione intermedia (28 micron).

viola riviniana_reichenbachiana_lunghezza stomi
Lunghezza degli stomi (unità di misura: micrometro).