domenica 3 maggio 2015

Eleocharis acicularis


Eleocharis acicularis (L.) Roem. & Schult. è tra le più piccole specie appartenenti al genere Eleocharis.

In genere questa piccola specie passa inosservata per buona parte dell’anno. Soltanto nel periodo estivo, quando la falda d’acqua si abbassa, emerge e compie il suo ciclo riproduttivo fiorendo. Questa situazione si verifica comunemente nella parte meridionale del Lago Maggiore (sponda lombarda), dove forma l’habitat di interesse comunitario 3130 “Acque stagnanti, da oligotrofe a mesotrofe, con vegetazione dei Littorelletea uniflorae e/o degli Isoëto-Nanojuncetea” (ancora da verificare).

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A sinistra: il fitto tappeto di E. acicularis sulla riva del lago durante un’estate particolarmente siccitosa; a destra: la copiosa fioritura di di E. acicularis (Lago Maggiore, VA; 8.62-45.83; luglio 2015).

Cresce tipicamente su fondali sabbiosi (o comunque con substrato fine), in acque limpide e tendenzialmente povere di nutrienti. Quando il livello del lago si abbassa notevolmente durante estati particolarmente siccitose, o anche all’inizio dell’autunno prima delle abbondanti precipitazioni che caratterizzano ottobre, si possono osservare estesi tappeti in piena fioritura di E. acicularis, che ricopre interamente la sabbia umida. Se invece le condizioni risultano troppo siccitose così che la sabbia progressivamente diviene asciutta, le piante più esposte e in posizione elevata sulla riva iniziano a deperire.

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A sinistra: sul fondale appena emerso dall’acqua si rinvengono piccoli cespi di E. acicularis collegati da uno stolone; a destra: particolare di uno stolone ramificato (Lago Maggiore, VA; 8.62-45.83; settembre 2013).

Gli estesi tappeti che E. acicularis forma sono dovuti alla rapida crescita tramite stoloni. La riproduzione vegetativa si può osservare facilmente nelle piante che rimangono sommerse e che perciò non fioriscono. 

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A sinistra: uno stolone è stato scalzato per evidenziare i cespi; a destra; particolare di uno stolone con i piccoli cespi di E. acicularis (Lago Maggiore, VA; 8.62-45.83; settembre 2013).

E’ una specie che sembra essere divenuta rara, in quanto vengono meno le condizioni idonee di crescita, per artificializzazione delle rive o alterazione della qualità delle acque. Oltre al Lago Maggiore, è stata osservata al Lago di Ghirla, dove cresce con una piccolissima popolazione.