Le specie della sect. Rupestria del genere Sedum, segregate anche come anche come in un genere a sé (Petrosedum), rappresentano un gruppo tassonomicamente complicato e di difficile riconoscimento. In particolare, questa affermazione è valida per le specie con corolla gialla.
La tabella seguente riassume i principali caratteri per discriminare le quattro specie, riconoscibili in modo sicuro soltanto quando gli esemplari si presentano in fioritura (NB: la postura dell’infiorescenza deve essere valutata prima dell’antesi, altrimenti anche quella di P. rupestre risulta in seguito essere eretta ).
Di seguito alcune note su ecologia e soprattutto su distribuzione.
P. montanum (Songeon & E.P.Perrier) Grulich [syn. Sedum montanum Songeon & E.P.Perrier subsp. montanum]: è l’unica specie acidofila. Non è comunque legata alla quota, rinvenendosi a 400 m s.l.m. sulla gonfolite del Monte Pelada (VA) e persino a 100 m s.l.m. nei praterelli aridi lungo il Fiume Ticino (MI).
P. thartii (L.P.Hébert) Niederle [syn. Sedum thartii L.P.Hébert, Sedum montanum Songeon & E.P.Perrier subsp. orientale 't Hart, ]: sembra possedere una distribuzione orientale in Lombardia, confermando così la distribuzione riportata da t’Hart & Eggli (2003, Sedums of Europe).
P. rupestre (L.) P.V.Heath [syn. Sedum rupestre L. subsp. rupestre]: la reale presenza di questa specie nel nord Italia è tutta da verificare, mentre è piuttosto frequente al centro-sud. Di fatto le segnalazioni per questa specie per l’area insubrica potrebbero corrispondere in realtà alla specie seguente.
P. erectum ('t Hart) Grulich [syn. Sedum rupestre L. subsp. erectum 't Hart]: specie negletta, confusa sia con P. rupestre che con P. thartii. In Lombardia occidentale sembra sostituire entrambe le specie, ma ulteriori ricerche devono essere compiute per comprenderne la distribuzione e le eventuali differenze in termini ecologici (si tratta infatti di specie tutte calcifile).