sabato 14 novembre 2015

Azolla filiculoides

In provincia di Varese è difficile imbattersi in Azolla filiculoides Lam.


Nella precedente stazione dove questa piccola pteridofita era presente, lungo le rive del Lago di Varese, è infatti scomparsa, nonostante le condizioni ecologiche siano rimaste immutate. Probabilmente A. filiculoides non forma popolazioni stabili, a seguito di una introduzione volontaria, come nel caso della stazione al Lago di Varese. 
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Immagini della popolazione che era presente sulle rive del Lago di Varese, lungo la pista ciclo-pedonabile (Biandronno, VA; 8.43-45.49; Maggio 2009). In alto: il piccolo stagno artificiale dove A. filiculoides è stata introdotta; in basso, a sinistra:  il troppo-pieno dallo stagno scaricava a valle della pista, nella fascia di vegetazione elofitica del lago; in basso, a destra: particolare delle piante di A. filiculoides presenti tra le elofite.

Una seconda stazione è stata di recente scoperta, questa volta lungo le rive del Lago Maggiore. A. filiculoides cresce in un piccolo fosso con acqua ferma o lentamente fluente, assieme a Lemna minor, Lemna minuta e Spirodela polyrrhiza. La piccola pteridofita soverchia completamente le lenticchie d’acqua.


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Immagini della popolazione di recente scoperta (Ispra, VA; 8.36-45.49; Novembre 2015). A sinistra: il fosso dove cresce A. filiculoides; a destra: la densa popolazione di A. filiculoides.

Il fosso è localizzato in un parco pubblico, quindi è possibile una introduzione volontaria di A. filiculoides. Nei prossimi anni sarà interessante osservare se la popolazione di A. filiculoides è in grado di mantenersi.



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Particolari delle piante della popolazione di recente scoperta.

Le specie del genere Azolla non sono di facile identificazione. In assenza di sporocarpi e soprattutto di megaspore, occorre osservare la forma dei peli presenti sul lobo superiore della foglia. Questi peli si possono osservare allo stereomicroscopio soltanto a un buon ingrandimento (le foto che ritraggono le papille sono state scattate a 90x). In A. filiculoides i peli sono unicellulari e a forma di papilla, mentre presentano almeno due cellule, con l’apicale ricurva, in A. mexicana e A. caroliniana (Lumpkin T.A., 1993, Azolla, Flora of North America), entrambe queste due specie segnalate per il territorio italiano (Pignatti S., 1982, Flora d’Italia; Marchetti D., 1994, Ann.Mus.civ.Rovereto 9).

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I peli sul lobo superiore della foglia sono unicellulari in A. filiculoides (immagine di una pianta della popolazione di recente scoperta).