sabato 5 dicembre 2015

Sporolobus indicus

Il nome comune “gramigna tenacissima” ben si addice a questa pianta originaria dell’Asia tropicale. Occorre, infatti, impegnarsi decisamente per poter strappare foglie e culmi.

Sporolobus indicus è neofita sinantropica, indicata come casuale o naturalizzata in Italia (Celesti-Grapow et al., 2010, Flora alloctona e invasiva d’Italia).
Tuttavia sulla base delle numerose segnalazioni nella sola Lombardia, si veda ad esempio la distribuzione riportata nelle provincie di Bergamo e Brescia (Martini ed., 2012, Flora vascolare della Lombardia centro-orientale), lo status a livello regionale (naturalizzata; v. Banfi & Galasso eds., 2010, La flora esotica lombarda) appare sottostimato.

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Nella letteratura scientifica italiana si considera come invasiva una specie che provoca, o è in grado di procurare, danni all'ambiente per la sua elevata capacità di dispersione e quindi di colonizzare nuove aree. In realtà non bisogna confondere la capacità di espandere la distribuzione (es. specie naturalizzata vs. invasiva; v. Richardson & al., 2000, Divers. Distrib. 6) con l’impatto sull'ambiente (si veda, ad esempio, la classificazione di Blackburn & al., 2014, PLoS Biol. 12).

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E’ quindi poco probabile che tutte le popolazioni segnalate di Sporolobus indicus siano derivate da singole introduzioni, piuttosto è probabile che la specie sia in grado di disperdersi facilmente, anche per il suo carattere sinantropico. Pertanto se ci atteniamo alle definizioni riportate da Richardson & al. (2000), la specie deve essere considerata come invasiva, ma probabilmente con un impatto “minimal” (ML) secondo la classificazione di Blackburn & al. (2014).

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[tutte le foto si riferiscono a una popolazione lungo la pista ciclabile del Lago di Annone, Civate, LC; 9.35-45.83; agosto 2015]