sabato 5 dicembre 2015

Juncus bulbosus


Questa specie di giunco è piuttosto rara in Lombardia, tanto da essere annoverata tra le specie a protezione rigorosa dalla Legge Regionale n. 10/2008.

Facilmente riconoscibile per la base dei fusti ingrossata, J. bulbosus presenta una infiorescenza generalmente vivipara quando la pianta cresce completamente sommersa.

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A sinistra: i tipici fusti bulbiformi di Juncus bulbosus (Lagozzetta di Besnate, VA; 8.75-45.70; luglio 2010); a destra: l’infiorescenza vivipara (Pralugano, VA; 8.82-45.90; luglio 2007).

Si tratta di una specie tipica di ambienti oligotrofici e per questo soggetta a rischio di estinzione locale. Diffusa soprattutto in stagni o pozze presso torbiere o in ambienti palustri (es. nelle aree di brughiera sui terrazzi antichi), J. bulbosus presenta popolazioni incostanti nelle aree umide umide soggette a forte fluttuazione nella falda d’acqua, ad esempio quando l’approvvigionamento è prevalentemente dovuto alle acque meteoriche. 



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A sinistra: pianta di Juncus bulbosus sulla torba denudata (Pralugano, VA; 8.82-45.90; settembre 2005); a destra: grossa colonia di piante flottanti in una pozza (Lentate sul Seveso, MB; 9.14-45.69; ottobre 2014).

Particolarmente curiosa è la forma che cresce completamente sommersa nelle sorgenti della Valganna (VA), da qualche decimetro a diversi metri di profondità nei cosiddetti “occhi dei frati”, assieme a specie non comuni come Menyanthes trifoliata ed Equisetum fluviatile. Queste sorgenti costituiscono un habitat di interesse comunitario ai sensi della Direttiva Habitat: 3110 “Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale delle pianure sabbiose (Littorelletalia uniflorae)”. In queste acque costantemente fredde, attorno ai 10°C più o meno costantemente tutto l’anno, le piante di J. bulbosus possiedono un’intensa colorazione rossastra.

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Le piante sommerse di Juncus bulbosus con colorazione rossastra presso una sorgente “occhio del frate” al Lago di Ganna (VA; 8.82-45.90; a sinistra: luglio 2015, a destra: luglio 2009).