lunedì 7 dicembre 2015

Prunella x intermedia


Prunella x intermedia è l’ibrido tra P. laciniata x P. vulgaris.

Nel luglio 2012 ho raccolto questo ibrido lungo un sentiero all’interno di un’area di brughiera (Lonate Pozzolo, VA; 8.72-45.57). Seguendo la chiave riportata da Segota et al. (2009, Nat.Croat. 18), questo ibrido si riconosce per:
  • il primo paio di vere foglie che sottendono l’infiorescenza;
  • fusti e foglie sparsamente pubescenti, e i fiori sfumati di viola;
  • le foglie superiori profondamente incise.

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L’ibrido Prunella x intermedia: la pianta madre raccolta in natura.

Ho coltivato questo ibrido per alcuni anni e curiosamente ho riscontrato un’abbondante produzione di semi (le infiorescenze non sono state in alcun modo protette). Poiché nei prati nei dintorni è presente la sola P. vulgaris, la produzione di semi poteva derivare da un reincrocio, poiché sia questa specie che P. laciniata presentano lo stesso numero cromosomico (2n=28: Chrobase.it; Moore, 1982, Flora Europaea: check-list and chromosome index). In alternativa, era possibile anche l’autoimpollinazione (in P. vulgaris è stata riscontrata l’autoimpollinazione: Qu & Widrlechner, 2011, HortScience 46).
Ho mantenuto solo quattro piantine nate da seme. Alla fioritura (giugno 2015), tre piante erano praticamente simili alla pianta madre, differendo solo per la tonalità più chiara nel colore dei fiori.

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Due delle piante nate da seme raccolto dall’ibrido Prunella x intermedia e simili alla piante madre.

La quarta pianta presentava invece fiori completamente bianchi, quindi con un aspetto apparentemente molto simile a P. laciniata. Superficialmente è infatti possibile scambiare questa pianta di origine ibrida con P. laciniata. La pianta con fiori bianchi presenta però un minor grado di pelosità rispetto a P. laciniata, sebbene sia un carattere non particolarmente apprezzabile.


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La pianta nata da seme raccolto dall’ibrido Prunella x intermedia e simile a P. laciniata.

Più sicuro è un altro carattere: la lunghezza dell’appendice del filamento nello stame esterno. In P. laciniata questa appendice è caratteristicamente allungata, mentre nella pianta in oggetto è decisamente corta, a indicare che si tratta in effetti di un ibrido (v. Segota et al., op.cit.).

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Stame esterno del fiore nella pianta a fiore bianco simile a P. laciniata: si noti la corta appendice del filamento (in alto a destra).

In conclusione, le piante ottenute da seme sembrano derivare da autoimpollinazione, in quanto mantengono un aspetto molto simile alla pianta madre, cioè il supposto ibrido di prima generazione P. x intermedia. Tra le piante nate, ve ne è una che può essere superficialmente scambiata per P. x laciniata: soltanto l’esame della dimensione dell’appendice del filamento dello stame esterno consente l’identificazione della pianta come ibrido di (possibile) seconda generazione.
Corollario: non tutte le piante a fiore bianco e foglie profondamente incise sono P. laciniata