Da tempo osservo piante stolonifere del genere Viola con fiori blu privi di fauce bianca, che ricordano vagamente V. suavis, ma senza le tipiche stipole di questa specie.
Queste piante si rinvengono spesso in aree antropizzate (es. prati nei giardini) e probabilmente rappresentano una introduzione volontaria in questi ambienti. Si possono inoltre osservare in abbondanza nelle aree a maggior naturalità, spesso a margine di prati aridi dove vi è comunque un disturbo antropico. E’ proprio in queste ultime situazioni che sembrerebbe possibile riconoscere l’origine di queste viole stolonifere a fiore blu.
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Nei prati aridi cresce infatti abbondante V. hirta, tipica specie acaule di questo ambiente. Accanto ai prati aridi si rinvengono invece ambienti soggetti a disturbo da parte dell’uomo (es. sentieri, orli boschivi, prati nei giardini), dove vegeta invece la stolonifera V. odorata. Nelle zone di contatto tra questi due ambienti, a primavera si possono osservare abbondanti macchie di questa viola stolonifera a fiori blu. Si può quindi presumere che le piante stolonifere a fiori blu siano un ibrido tra V. hirta e V. odorata. L’ibrido, indicato come V. × scabra F. Braun, non sarebbe per nulla infrequente da quanto da me osservato.
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L’ibrido si può facilmente riconoscere per la presenza di stoloni (V. hirta ne è priva) e per i fiori blu (in V. odorata sono nettamente di colore viola). Le stipole dell’ibrido sono intermedie tra quelle di V. hirta e quelle di V. odorata, anche se più simili a quelle della prima specie.
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La forma delle foglie estive nell’ibrido è invece nettamente intermedia tra quella delle due progenitrici.

Aspetto delle foglie estive, partendo da sinistra: V. hirta, V. hirta x V. odorata, V. odorata.
Anche la pelosità del picciolo nelle foglie estive è intermedia.

Particolare del picciolo nel punto di inserzione della lamina fogliare, partendo da sinistra: V. hirta, V. hirta x V. odorata, V. odorata.
V. hirta e V. odorata hanno il medesimo numero cromosomico (2n = 20; Moore, 1982, Flora Europaea check-list and chromosome index). Tuttavia i fiori “non-cleistogami” non sembrano produrre capsule.