giovedì 1 marzo 2018

Nostoc commune

Quando il nome ben si addice a una specie: è il caso di questo cianobatterio.
Si tratta infatti di una delle specie più comuni di questi organismi ed è perciò facilmente osservabile anche in ambienti antropizzati, come quelli di queste immagini.


  
A sinistra: Nostoc commune cresce lungo un vialetto, dove il calpestio è assente; 
a destra: aspetto delle colonie quando umide.


Si tratta di un cianobatterio legato ad ambienti soleggiati, che mantengono l’acqua per poco tempo: nel presente caso solo nei periodi di pioggia o di tempo costantemente umido, come accade spesso dall'autunno alla primavera nel clima insubrico.  Nei periodi asciutti e in particolare in estate le colonie quasi scompaiono, per poi ritornare a ricrescere al ritorno dell’umidità.


Primo piano delle colonie di Nostoc commune quando sono umide (a sinistra) e disidratate (a destra).


Forma colonie di parecchie centimetri, con forma irregolare ma appiattita. Quando sono umide, le colonie hanno una consistenza gelatinosa e un colore bruno scuro-verde oliva; quando disidratate, presentano una consistenza papiracea e sono piuttosto fragili, mentre il colore diviene nerastro. Nonostante l’apparenza poco piacevole, le colonie sono prive di odore.



A sinistra: sezione trasversale di una colonia di Nostoc comune vista al microscopio (barra rossa=50 micron); 
a destra: particolare della porzione superficiale di una colonia in sezione trasversale (barra rossa=10 micron).  


Al microscopio è possibile osservare che la colonia ha uno spessore di qualche centinaio di micron, tra i due strati esterni ricchi di pigmenti, si trovano i tricomi formati da cellule sferiche o leggermente cilindriche e da sporadiche eterocisti sferiche di maggiori dimensioni.  


Aspetto al microscopio dei tricomi di Nostoc commune: i tricomi sono lunghe catenelle di cellule subsferiche che talvolta presentano cellule sferiche di maggiori dimensioni chiamate eterocisti, dove avviene la fissazione dell'azoto (barra rossa=10 micron).


Tutte le foto in ambiente sono state scattate a Varese, 8.81-45.81, febbraio 2018.