Quando il nome ben si addice a una specie: è il caso di questo cianobatterio.
Si tratta infatti di una delle specie più comuni di questi organismi ed è perciò facilmente osservabile anche in ambienti antropizzati, come quelli di queste immagini.
Si tratta di un cianobatterio legato ad ambienti soleggiati, che mantengono l’acqua per poco tempo: nel presente caso solo nei periodi di pioggia o di tempo costantemente umido, come accade spesso dall'autunno alla primavera nel clima insubrico. Nei periodi asciutti e in particolare in estate le colonie quasi scompaiono, per poi ritornare a ricrescere al ritorno dell’umidità.
A sinistra: Nostoc commune cresce lungo un vialetto, dove il calpestio è assente;
a destra: aspetto delle colonie quando umide. |
Si tratta di un cianobatterio legato ad ambienti soleggiati, che mantengono l’acqua per poco tempo: nel presente caso solo nei periodi di pioggia o di tempo costantemente umido, come accade spesso dall'autunno alla primavera nel clima insubrico. Nei periodi asciutti e in particolare in estate le colonie quasi scompaiono, per poi ritornare a ricrescere al ritorno dell’umidità.
Primo piano delle colonie di Nostoc commune quando sono umide (a sinistra) e disidratate (a destra).
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Forma colonie di parecchie centimetri, con forma irregolare ma appiattita. Quando sono umide, le colonie hanno una consistenza gelatinosa e un colore bruno scuro-verde oliva; quando disidratate, presentano una consistenza papiracea e sono piuttosto fragili, mentre il colore diviene nerastro. Nonostante l’apparenza poco piacevole, le colonie sono prive di odore.
A sinistra: sezione trasversale di una colonia di Nostoc comune vista al microscopio (barra rossa=50 micron);
a destra: particolare della porzione superficiale di una colonia in sezione trasversale (barra rossa=10 micron). |
Al microscopio è possibile osservare che la colonia ha uno spessore di qualche centinaio di micron, tra i due strati esterni ricchi di pigmenti, si trovano i tricomi formati da cellule sferiche o leggermente cilindriche e da sporadiche eterocisti sferiche di maggiori dimensioni.
Aspetto al microscopio dei tricomi di Nostoc commune: i tricomi sono lunghe catenelle di cellule subsferiche che talvolta presentano cellule sferiche di maggiori dimensioni chiamate eterocisti, dove avviene la fissazione dell'azoto (barra rossa=10 micron).
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Tutte le foto in ambiente sono state scattate a Varese, 8.81-45.81, febbraio 2018.