sabato 21 dicembre 2019

Artemisia annua

Descrizione di Artemisia annua L., comunemente chiamato Assenzio annuale, neofita invasiva piuttosto diffusa soprattutto in pianura, ma in forte espansione.

Descrizione:
  • erbacea annuale, alta sino a 150 cm; fusto eretto, ramificato, striato e divenente arrossato
  • foglie di forma da triangolare ad ampiamente ovata; lamina glabra ma con ghiandole, composta (2-3 volte pennata) e formata da lacinie larghe sino a circa 1 mm
  • infiorescenze ♀ e ♂ distinte ma sulla stessa pianta; infiorescenze ♀ uniflore poste all’ascella delle foglie immediatamente al di sotto di quelle ♂; infiorescenze ♂ in racemi terminali di 12-20 o più fiori tubulosi
  • fiori tubulosi, giallognoli, portati in capolini che formano infiorescenza a pannocchia ampia, fogliosa
  • frutto formato da acheni bruni, senza pappo
Artemisia annua

Riconoscimento:
  • dalle specie perenni di assenzio (Artemisia verlotiorum e A. vulgaris) si riconosce per le foglie verdi su entrambe le pagine e le divisioni della lamina che sono più strette
  • da ambrosia (Ambrosia artemisiifolia) si riconosce per l’intenso aroma di vermouth che sprigionano le diverse parti della pianta
Impatti:
  • agricoltura: infestante nelle coltivazioni legnose e nei seminativi
  • salute umana: polline allergenico delle vie respiratorie
Usi e benefici:
  • nessuno
Fonti di dispersione:
  • popolazioni spontanee, soprattutto nelle zone umide e presso gli ambienti antropizzati
  • commercio: venduta soprattutto in cultivar, in genere con scarso carattere invasivo, ma comunque innestate su piante selvatiche
  • giardini e alberature: diffusamente coltivata
  Vettori di dispersione:
  • trasporto passivo (terra con semi) nel battistrada dei pneumatici o sulla carrozzeria degli automezzi
  • movimentazione di terra infestata da semi
  • semi trasportati dall'acqua di ruscellamento e dei corsi d’acqua
  Prevenzione alla dispersione:
  • evitarne la fioritura (VIII-X), anche per il controllo della produzione di polline
  • ripulitura automezzi che hanno lavorato in aree infestate
Metodi di contrasto alla specie:
non sono disponibili indicazioni dettagliate
  • Fisici:
    • sradicamento: manuale, molto efficace e facile su giovani piante (10-30 cm; in seguito diviene più laboriosa) nelle piccole popolazioni
    • sfalcio: periodo migliore prima della fioritura, ma sono necessari diversi tagli per evitarne la fioritura (almeno tre, a partire da VIII); consigliabile solo su estese popolazioni
    • aratura/erpicatura: trattamento nei campi infestati prima della fioritura
    • teli ombreggianti: rallentano lo sviluppo (in estate), seguita dalla semina di piante erbacee competitive (in autunno)
  • Chimici:
    • diserbante totale (es. glifosato) in aree senza colture
  • Gestionali:
    • dove possibile, coltivazione di piante antagoniste, in particolare di erbacee perenni in grado di competere per lo spazio fisico ed eventualmente integrato con impianti di legnose ombreggianti (cespugli o piccoli arbusti), anche al fine di reprimere l’insorgenza dalla banca di semi sepolti