La specie è molto simile a Persicaria virginiana con cui, nella prima stazione italiana in cui è stata osservata, cresceva assieme a P. filiformis. Quest'ultima si riconosce però agevolmente per per le foglie di forma obovata e con l’apice ottuso, mentre in P. virginiana sono ovali o ellittiche e con l'apice acuto o acuminato; inoltre, nei fiori il perianzio è decisamente arrossato in P. filiformis, mentre è in genere bianco in P. virginiana.
Si tratta di due specie perenni probabilmente introdotte a scopo ornamentale e sfuggite alla coltivazione o più verosimilmente diffuse in modo involontario con lo smaltimento di rifiuti verdi nei boschi, odiosa pratica ancora molto diffusa. Questa origine trova una conferma nel recente rinvenimento di una popolazione già ben affermata e forse anche in espansione della cultivar Variegata di P. filiformis, trovata lungo un sentiero nei pressi di aree con giardini privati e dove l'accesso con automezzi è piuttosto agevole.
L'estesa popolazione spontanea della cultivar Variegata di Persicarica filiformis nei boschi del Parco Spina Verde (Lora-CO, 9.11-45.79, settembre 2017).
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Si tratta di una bella forma ornamentale di P. filiformis, con foglie variegate di bianco che risaltano le rosse infiorescenze. In genere, le forme variegate nelle piante si mostrano poco competitive, ovviamente per il minor contenuto in clorofilla rispetto alle piante con foglie completamente verdi. Questa cultivar di P. filiformis si presenta però piuttosto vigorosa e soprattutto non vi sono specie che possono entrare in competizione con lei.
Particolari delle piante della cultivar Variegata di Persicarica filiformis (Lora-CO, 9.11-45.79, settembre 2017). Si noti la mancanza delle macchie scure sulle foglie.
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