Queste piante sono oggetto di una deliberata immissione in ambiente “naturale”, quindi piantate, o più frequentemente di una involontaria introduzione, ad esempio tramite l’abbandono di materiale vegetale come scarti di giardino. Non si possono considerare, ovviamente, tra le specie spontanee, anche se permangono per lungo tempo nell'ambiente, persino per decenni. Soltanto quando queste piante danno origine, per via vegetativa o da seme, a nuove piante a loro volta riproduttive, si possono considerare a pieno titolo tra le specie esotiche spontanee o meglio naturalizzate (Richardson et al., 2000, Diversity and distributions, 6), come nell'esempio della cultivar Variegata di Persicaria filiformis.
Si tratta di sole due piante, entrambe in fiore, a margine di una stradina. La presenza di questa via di accesso ha favorito la noncuranza di alcune persone, che ha gettato via rifiuti di vario tipo nella zona. Ed è questa probabilmente l’origine delle due piante di croco.
A sinistra: la pianta appartenente alla cultivar "Flower record";
a destra: ancora in bocciolo, la pianta della cultivar "Jeanne d'Arc". |
Le foto sono state scattate nei pressi di C.na Monteggia, Biandronno (VA), 8.70-45.81, febbraio 2018.