martedì 10 dicembre 2019

Azolla caroliniana/cristata agg.

Le specie del genere Azolla, costituito da piccole felci acquatiche di origine esotica, rappresentano un rompicapo tassonomico.
Questa difficoltà ha influito negativamente sulla comprensione di quali specie siano state introdotte in Italia. 


Azolla caroliniana/cristata

Azolla caroliniana/cristata

Immagini della stessa popolazione di Azolla caroliniana/cristata, fluttuante in acqua tra le piante di Ludwigia hexapetala a settembre 2017 (sinistra) e ad agosto 2018 (destra): si noti il notevole incremento di copertura di questa felce acquatica rispetto al primo anno in cui era stata osservata. 


Certa è la presenza di A. filiculoides (si veda, ad esempio, la presenza in provincia di Varese riporta qui), mentre a più riprese è stata segnalata un'altra entità, indicata come A. caroliniana. Questa specie non è però considerata come effettivamente presente sul territorio nazionale (Pignatti, 2017, Flora d’Italia, seconda Edizione, vol. I; Galasso et al., 2018, Plant Biosyst., 152). Inoltre, A. caroliniana è molto simile ad A. mexicana, quest'ultima ribattezzata come A. cristata (Evrard & van Hove, 2004, Syst. Geogr. Plants, 74). Di recente (Lastrucci et al., 2019, Plant Biosyst., 153) ne è stata confermata la presenza, anche se non stata più rinvenuta da oltre un secolo.


Azolla caroliniana/cristata
Azolla caroliniana/cristata
Azolla caroliniana/cristata fluttuante in acqua: a sinistra, densa copertura uniforme; a destra, alcune piante.


A. filiculoides si riconosce "facilmente" per le papille unicellulari sul lato adassiale delle foglie, che sono invece bicellulari nel gruppo A. caroliniana/cristata; queste due ultime specie si riconoscono invece per le caratteristiche del perisporio delle megaspore (Lumpkin, 1993, Azollaceae Wettstein, in: Flora of North America North of Mexico). Tutti questi caratteri sono osservabili soltanto ad elevato ingrandimento: 100x per i caratteri fogliari, mentre è richiesto l’utilizzo del microscopio elettronico per quelli del perisporio.


Azolla caroliniana/cristata

Azolla caroliniana/cristata

A sinistra: Azolla caroliniana/cristata entra in competizione con le specie della famiglia delle Lemnaceae, cioé con le lenticchie d'acqua Spirodela polyrhiza, Lemna minor e L. minuta; a destra: piante di A. caroliniana/cristata spiaggiate e ancora in vegetazione.


La presenza di una specie del gruppo A. caroliniana/cristata è stata accertata sul Lago di Varese nel 2017, come riportato in Brusa & Bona (2018, Natura Bresciana, 42), in cui sono riportate altre informazioni sulla scoperta e considerazioni sul riconoscimento di questa felce dall'affine A. filiculoides.


Azolla filiculoides e A. caroliniana/cristata
Azolla filiculoides e A. caroliniana/cristata
Piante in coltivazione ex situ, così da poter apprezzare le differenze morfologiche macroscopiche tra Azolla filiculoides (a sinistra in entrambe le immagini) e la specie del gruppo A. caroliniana/cristata.


Purtroppo non è stato possibile sinora individuare megaspore, per cui non si è stati in grado di stabilire la specie effettivamente presente tra A. caroliniana e A. cristata sul Lago di Varese. Ulteriori indagini sono quindi necessarie per comprendere la stabilità delle popolazioni nel tempo, sinora individuate per due anni di seguito (2017 e 2018), e soprattutto la sua eventuale capacità invasiva.


Azolla filiculoides
Azolla caroliniana/cristata

Particolari della parte adassiale delle foglie (immagini ottenute allo stereomicroscopio): a sinistra, A. filiculoides con papille unicellulari; a destra, A. caroliniana/A. cristata con papille bicellulari (sono evidenti due indicate da una freccia: la cellula basale è tronca, quella apicale a forma di goccia).


[tutte le immagini in situ sono riferite alle popolazioni accertate sul Lago di Varese, 8.77-45.81]